Con l’abbandono dei combustibili fossili e il passaggio a sistemi energetici “puliti”, la domanda di metalli, minerali e materiali naturali è destinata ad aumentare in modo esponenziale. Tra questi, le materie prime più importanti dal punto di vista economico e ad alto rischio di approvvigionamento sono state indicate come “Materie prime critiche”: i cosiddetti CRM (Critical Raw Materials).

La transizione verde richiederà una loro sempre maggiore disponibilità in vari settori industriali (veicoli elettrici, celle a combustibile, fotovoltaico, turbine a vento, batterie, magneti, componenti elettroniche, aerospazio, nucleare ecc.) e, per far fronte a questa prevedibile crescita esponenziale di domanda, la Commissione europea nel marzo 2023 ha presentato una legge sulle materie prime critiche (CRM Act): un pacchetto di misure che ha l’obiettivo principale di garantire un loro approvvigionamento “sicuro, diversificato e sostenibile”.
In questo quadro è stato individuato un elenco, aggiornato di anno in anno, che ad oggi conta 34 CRM che dovranno necessariamente essere gestiti in un’ottica di sostenibilità e circolarità.

L’obiettivo UE di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 (Fit for 55) pone l’Europa su un percorso responsabile attraverso una doppia transizione: da una parte decarbonizzando il sistema energetico e, dall’altra, garantendo una sempre maggiore autonomia in termini di disponibilità, recupero e riciclo delle materie prime critiche.

Sulla scia del CRM Act, anche il mondo della normazione interviene su questo tema così strategico.
Con il CEN/CENELEC ‘Position paper on Critical Raw Materials’, pubblicato nel giugno 2023, si è dichiarata l’intenzione di incentivare le attività di standardizzazione nel settore e sostenere la standardizzazione europea in ambito ISO.
Da qui una serie di nuove e significative attività a livello internazionale, europeo e anche nazionale.

E proprio a livello nazionale segnaliamo ora un importante sviluppo.
E’ stata infatti costituita la Commissione tecnica UNI/CT 060 “Materie prime critiche”, che opererà quale interfaccia nazionale dei comitati già istituiti in ambito sia europeo (CEN/TC 477 “Sustainable production of raw materials from mining related activities”) che internazionale (ISO/TC 345 “Specialty metals and minerals” e ISO/PC 348 “Sustainable raw materials”) in linea con quanto individuato anche dall’ISO Strategic Advisory Group on Critical materials.

Lo scopo della nuova UNI/CT 060 sarà certamente quello di sviluppare standard nel campo delle materie prime critiche (terminologia, classificazione, metodi di prova e di analisi chimica, aspetti di estrazione, separazione e conversione in composti/materiali utili, di consegna, di sostenibilità, tracciabilità e riciclo dei CRM) rendendoli coerenti anche con le disposizioni legislative nazionali ed europee (Decreto Legge 25 giugno 2024 n. 84 e Regolamento (UE) 2024/1252).

La riunione insediativa della nuova UNI/CT 060 “Materie prime critiche” è prevista per il 28 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, da remoto tramite la piattaforma Zoom.
La partecipazione è aperta a tutte le persone interessate, previa registrazione da effettuarsi compilano l’apposito form (clicca qui) entro il 24 novembre.
Effettuata la registrazione riceverete il link per partecipare alla riunione.

Per informazioni tecniche: normazione@uni.com
Per informazioni su associazione e partecipazione: soci@uni.com