Notizie | 14 Dicembre 2022
Linguaggio tecnico, mettiamoci una buona parola
Quanti danni può fare una parola sbagliata o usata in un modo non corretto?
A volte si tende a sottovalutare l’importanza delle parole, ma come sappiamo bene non esiste un solo linguaggio, bensì tanti quanti sono gli ambiti specialistici nei quali abbiamo necessità di comunicare e in cui l’uso appropriato di specifici vocabolari contribuisce a creare saperi e conoscenze condivise.
In ambito industriale tutto questo è molto evidente.
Quando i requisiti progettuali non sono comunicati in modo chiaro e coerente, è possibile registrare una riduzione delle prestazioni del prodotto, un aumento di scarti in fase di produzione ed un conseguente aumento dei costi associati.
Si tratta di un tema molto significativo che, in ambito nazionale, viene trattato dalla Commissione Tecnica UNI/CT 047 “TPD e GPS – Documentazione, specificazione e verifica geometriche dei prodotti” che, in particolare, fa riferimento alle norme prodotte dal Comitato Tecnico ISO/TC 213 “Dimensional and geometrical product specifications and verification”: norme che definiscono vocabolario, grammatica e sintassi del linguaggio della specificazione geometrica, utilizzato a livello globale nei disegni tecnici per tradurre in termini di requisiti “geometrici” i requisiti funzionali dei prodotti industriali.
Ma quanto viene utilizzato dai professionisti e dalle professioniste in Italia?
Il gruppo di ricerca del Laboratorio di Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, che partecipa ai lavori della Commissione e che coordina il Gruppo di lavoro 02 “Disegno tecnico industriale e specificazione geometrica”, ha dato il via ad un’indagine nazionale molto interessante.
Il questionario intende sondare la diffusione del linguaggio di specificazione geometrica nel contesto industriale e formativo italiano.
Tra le norme maggiormente indagate dal questionario vi sono la UNI EN ISO 1101:2017 “Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) – Indicazione delle tolleranze geometriche” e la UNI EN ISO 5459:2011 “Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) – Indicazione delle tolleranze geometriche – Riferimenti e sistemi di riferimento per tolleranze geometriche”. Per non parlare della UNI EN 22768-1:1996 “Tolleranze generali. Tolleranze per dimensioni lineari ed angolari prive di indicazione di tolleranze specifiche.”
È possibile, e si consiglia di, partecipare all’indagine, in maniera completamente anonima, cliccando qui, per confrontare le proprie conoscenze con le regole di base di un linguaggio in continua evoluzione.
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