Notizie | 13 Marzo 2024

La normazione e le politiche UE di sviluppo: un solido connubio

La Commissione europea individua nella standardizzazione lo strumento per una efficace politica di sviluppo e innovazione. E il “Work programme” annuale lo conferma…

Anche quest’anno la Commissione europea ha pubblicato un documento particolarmente rilevante per il mondo della normazione.
Si tratta del “Annual Union work programme for European standardisation“, attraverso il quale vengono identificate le priorità in tema di standardizzazione che la Commissione intende chiedere di sviluppare per il 2024. Un documento dunque che mette in evidenza da un lato le linee strategiche sulle quali la Commissione vuole improntare la propria azione e dall’altro il ruolo determinante che la normazione tecnica è chiamata a svolgere per la crescita economica e sociale dell’UE.

E’ infatti proprio l’articolo 8 del Regolamento (UE) n. 1025/2012 sulla normazione europea a prevedere che la Commissione adotti annualmente un programma di lavoro per la normazione europea, così da contribuire alla pianificazione e al raggiungimento di quegli obiettivi internazionali che ci si è prefissati.
Le norme sostengono infatti le politiche della UE, garantendo che i prodotti e i servizi europei siano competitivi a livello mondiale e si pongano sempre all’avanguardia in tema di sicurezza, salute, tutela dell’ambiente e inclusione sociale. Inoltre esse costituiscono uno strumento fondamentale di ricerca, sviluppo e innovazione, come dimostrato anche nelle più recenti politiche europee di transizione green e digitale.

In altre parole le norme sono necessarie a sostenere la legislazione e le politiche dell’UE, rafforzando la presenza e il ruolo europeo nel Mercato globale.
Il documento pubblicato poche settimane fa contiene quindi le indicazioni per lo sviluppo e la revisione delle norme europee e dei prodotti della normazione in specifici ambiti individuati come prioritari.
Numerose le tematiche evidenziate, tra le quali ecco le più significative:

  • Materie prime critiche (i cosiddetti Critical raw materials): la Commissione europea ribadisce che le materie prime critiche rappresentano una priorità politica – anche in vista di una futura proposta di legge in materia – e conferma la loro importanza strategica nel mantenimento di catene di approvvigionamento resilienti;
  • Identità digitale: la Commissione intende accelerare lo sviluppo di un apposito framework per una European Digital Identity;
  • Progettazione ecocompatibile del condizionamento aria-aria e delle pompe di calore: la Commissione intende incrementare gli sforzi in questa direzione sulla base degli obiettivi individuati nel Net Zero Emission Industry Act (che mira ad incrementare la produzione di tecnologie pulite nella UE) e del chiaro ruolo degli standard nel raggiungimento di questi obiettivi;
  • Cybersicurezza: la Commissione punta con decisione a creare le condizioni per lo sviluppo di prodotti digitali sicuri, attraverso l’individuazione di specifici requisiti;
  • Tecnologie e componenti dell’idrogeno: la Commissione intende migliorare lo sviluppo e la manutenzione di tali infrastrutture, in un’ottica di fonti energetiche alternative;
  • Veicoli elettrici: la Commissione mira a incrementare le infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, migliorando la connettività e garantendo al tempo stesso l’interoperabilità tra infrastrutture di diversi produttori, sistemi e reti.

L’Annual Union work programme for European standardisation è corredato di un Annex che riporta in tabella, con maggiori dettagli, le azioni e gli obiettivi previsti per lo sviluppo e la revisione delle norme europee (o dei prodotti della normazione) a sostegno dell’industria europea, della transizione verde e digitale e del mercato interno di servizi e prodotti.