Notizie | 29 Ottobre 2020

Un codice etico per il personale ispettivo di vigilanza e controllo

Pubblicata, con la Provincia autonoma di Trento, la UNI/PdR 96 sulla realizzazione di un Codice etico per il personale ispettivo.

prov autonoma trento logo360L’ormai consolidata collaborazione tra UNI e Provincia autonoma di Trento ha portato ora alla pubblicazione della nuova Prassi di riferimento UNI/PdR 96:2020 dedicata alla realizzazione di un Codice etico per il personale ispettivo adibito a compiti di vigilanza e controllo.

Obiettivo del documento è quello di prevenire e gestire le potenziali criticità che possono insorgere nell’ambito discrezionale che caratterizza il ruolo del personale ispettivo, rendendo al contempo gli operatori maggiormente consapevoli circa la responsabilità individuale connessa alla loro funzione. Si tratta infatti di una categoria più soggetta di altre a entrare in possibile contatto con situazioni e fenomeni che richiedono integrità e saldezza etica e morale.

Il Codice Etico procede dal principio che la responsabilità individuale personale può essere acquisita efficacemente mediante lo sviluppo della cultura dell’integrità professionale, basata su valori e principi (“value based”) che deve essere integrata con l’approccio regolamentare e normativo (“rule based”) secondo le modalità raccomandate dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico).

L’approccio basato sulle regole (leggi, regolamenti, ecc.) è un metodo caratterizzante nonché tradizionalmente utilizzato per espletare la funzione di pubblica vigilanza che prevede controlli esterni volti a verificare la conformità alle norme dell’operato degli utenti (cittadini o imprese).
Il concetto chiave di tale approccio è: “conformità alle norme”.

L’approccio basato sui valori è invece incentrato sul controllo interno del soggetto poiché induce ad una autovalutazione circa i propri comportamenti e dunque è orientato a stimolare la riflessione e l’applicazione di valori nella pratica quotidiana al fine di accrescere le capacità di prendere decisioni etiche mediante lo sviluppo della competenza etica, quale antidoto ai meccanismi di disimpegno morale.
Il concetto chiave di tale approccio è: “comprensione e condivisione dei valori”.

Attraverso l’integrazione dell’approccio basato sulle regole con quello basato sui valori, la Provincia autonoma di Trento ha quindi previsto di inserire, tra le azioni contenute nel Piano di azione per la Razionalizzazione dei controlli sulle imprese, lo studio e la redazione di questa specifica prassi di riferimento che attribuisce alla formazione un ruolo centrale, poiché è proprio attraverso la formazione che si mira a sensibilizzare il personale verso una tematica che opera trasversalmente, accompagna e sostiene nelle scelte quotidiane e che deve essere alla base di ogni amministrazione (ma anche società) onesta e trasparente.

Il processo di realizzazione del Codice etico prevede diversi passaggi: la rilevazione del clima di integrità organizzativo e la valutazione di tutti i rischi ad esso connessi; una formazione di base per sensibilizzare sull’argomento e stimolare il ragionamento morale; la definizione degli strumenti operativi (la carta etica e l’individuazione e la condivisione dei comportamenti e degli obblighi derivanti dal ruolo professionale); la fase realizzativa del Codice etico; l’attività di comunicazione e diffusione.

Il Codice Etico è pensato come uno strumento aperto, dinamico, un repertorio di casistiche organizzato in sezioni, che prevede, da parte del personale, un approccio attivo e collaborativo.
Propedeutica alla sua definizione è la creazione di un contesto e di un clima di integrità favorevoli al suo accoglimento.

La nostra Amministrazione ha colto la sfida di considerare l’etica e le misure anticorruttive uno strumento proattivo e di lavoro” dichiara Luca Comper, Dirigente Generale della Provincia autonoma di Trento. “Questo nella direzione di semplificare e rendere più fluido e consapevole il lavoro della Provincia, orientandolo ad un’attuazione concreta del bene per la collettività e per le imprese. In questa direzione si colloca il Codice etico, volto a supportare il ragionamento valoriale nelle attività di controllo ed in ogni ambito in cui vi sia discrezionalità. Con questo convincimento la Provincia autonoma di Trento ha iniziato il percorso per ottenere la certificazione UNI ISO 37001: in tale contesto il Codice etico, prodotto con la collaborazione di UNI, è strumento sinergico e di compliance che verrà certamente valorizzato appieno, quale elemento fondamentale“.   

La UNI/PdR 96:2020 è stata sviluppata da un Tavolo di lavoro coordinato da Giuliana Cristoforetti (Dirigente UMSE, Minoranze linguistiche locali e audit europeo del Dipartimento Affari e relazioni istituzionali della Provincia Autonoma di Trento) composto da esperti dell’amministrazione della Provincia autonoma di Trento e da esperti esterni, tra cui Gaetano Megale (Independent Ethics Advisor ed esperto della Commissione Servizi UNI).

In Italia – spiega Gaetano Megalela burocrazia e l’iper-regolamentazione – 160.000 norme stimate contro le 3.000 del Regno Unito, le 5.500 della Germania e le 7.000 della Francia – costa alle sole imprese 57,2 miliardi di euro l’anno (The European House – Ambrosetti, 2019). A ciò si aggiunge il loro principale effetto dannoso, che paralizza letteralmente il sistema, dovuto alla ipengiofobia (paura della violazione delle regole) che impedisce lo sviluppo virtuoso del Paese e che genera la principale fonte dei fenomeni corruttivi. Rispetto a ciò si tentano soluzioni di ‘semplice’ deregolamentazione, ignorando del tutto le raccomandazioni OCSE di rendere da una parte più semplice il sistema basato sulle regole ma contestualmente sviluppare un sistema basato sui valori, sviluppando la cultura dell’integrità degli operatori burocratici. La Prassi di Riferimento” – conclude Megale – “propone le modalità per affrontare questo tema, assolutamente strategico per l’Italia”.

La collaborazione tra UNI e Provincia autonoma di Trento è finalizzata alla pubblicazione di una serie di documenti destinati a supportare le pubbliche amministrazioni che da un lato vogliono migliorare l’efficienza e l’efficacia delle proprie attività di controllo e, dall’altro, semplificando i controlli rivolti alle aziende, promuovono l’attività imprenditoriale e la competitività del proprio territorio.