Notizie | 22 Ottobre 2020

COVID-19: semplificare a fin di bene

Costituito da INAIL un comitato tecnico, di cui fa parte anche UNI, per redigere criteri semplificati di validazione dei DPI anti-Covid.

Nelle scorse settimane è stato costituito un comitato tecnico – composto da rappresentanti di INAIL, UNI, ACCREDIA, organismi notificati e Regioni – per redigere criteri semplificati di validazione dei DPI.

dpi covid

Nelle scorse settimane INAIL ha costituito il comitato tecnico previsto dall’articolo 66bis comma 3 del decreto legge 34/2020 (convertito con modificazioni dalla legge 77/2020) “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Il comitato – composto da un rappresentante ciascuno per INAIL (che lo presiede), UNI, ACCREDIA, gli organismi notificati e le Regioni – ha lo scopo di redigere i criteri semplificati di validazione, in deroga alle norme vigenti di dispositivi di protezione individuale che assicurino l’efficacia protettiva idonea all’utilizzo specifico fino al termine dello stato di emergenza.

frase dpiLo scorso 2 ottobre INAIL ha pubblicato il documento che descrive i “Criteri semplificati” secondo i quali non più l’Istituto bensì le “strutture individuate dalle Regioni” devono effettuare la validazione in deroga dei DPI per la protezione dal rischio da COVID-19, ai fini dell’importazione e immissione in commercio.

La “semplificazione” si basa comunque sulla rispondenza ai requisiti delle norme UNI e – naturalmente – riguarda solo i DPI utili a proteggere dal rischio di esposizione ad agenti aerodispersi (semimaschere filtranti, occhiali a maschera, visiere, camici, tute, calzari, cuffie, guanti monouso).
Il documento riporta i criteri di valutazione che comprendono:

  • contenuti minimi delle richieste di validazione in deroga,
  • documentazione tecnica da allegare alle richieste,
  • requisiti minimi prestazionali per i DPI oggetto di richiesta di deroga.

Per ogni tipo di DPI vi è un allegato che declina i criteri tecnici per la validazione.

A emergenza terminata, cesserà anche la validazione in deroga, e l’immissione e la commercializzazione sul mercato nazionale tornerà a conformarsi alla disciplina comunitaria che prevede la marcatura CE ai sensi del Regolamento (UE) 2016/425.
Nel frattempo l’Istituto Superiore di Sanità ha costituito un comitato analogo per mettere a punto i criteri semplificati di validazione in deroga per il “prodotto simbolo” dell’emergenza COVID-19 che ricade nelle sue competenze: la mascherina chirurgica. I lavori sono ancora in corso.

Il fatto che entrambi i comitati siano basati sulle organizzazioni che garantiscono il paradigma normazione-accreditamento-certificazione è un riconoscimento (meritato) al ruolo che l’Infrastruttura per la Qualità ha svolto e continua a svolgere in questa emergenza.