Notizie | 5 Ottobre 2020

L’economia circolare, dalla teoria… alle buone pratiche

Nei mesi scorsi sono stati raccolti “case study” da inserire in un ISO/TR sull’economia circolare. E l’Italia ha fatto la parte del leone…

Non c’è dubbio che l’economia circolare, nelle sue svariate declinazioni, sia uno dei grandi temi in cima alle agende europee e internazionali dei prossimi anni.

economia circolare2Sebbene creato in tempi recenti, il comitato ISO/TC 323 “Circular economy” ha già un fitto programma di lavori, articolato in quattro working group.
Proprio in seno ad uno di questi – il WG 4 “Specific issues of circular economy” – si sta sviluppando lo standard ISO/TR 59031 “Performance-based approach – Analysis of cases studies”, che conterrà un’analisi di diversi casi studio per l’attuazione di aspetti specifici dell’economia circolare.
Un rapporto tecnico, dunque, che intende fornire un contributo molto significativo in termini di esperienze maturate in una materia, quella appunto della “circular economy”, che a volte fatica ad uscire da una certa dimensione astratta.

Tra luglio e agosto è stata attivata una “call for case study” per raccogliere delle buone pratiche da inserire nel technical report in preparazione. E a questo proposito è significativo segnalare come l’Italia abbia presentato ben 24 buone pratiche su 107 totali (quasi un quarto dei casi studio raccolti). Un numero rilevante, che indica quantomeno l’interesse del nostro Paese per questo tema e, forse ancor di più, il peso che possiamo avere per dare ai lavori di normazione la spinta auspicata.

Nelle prossime settimane il WG 4 selezionerà i case study finali sulla base di diversi parametri (criteri quantitativi e qualitativi, replicabilità del caso, Life Cycle Assessment, ecc…).

La pubblicazione finale del technical report è prevista per il 2022: sarà dunque il primo dei quattro progetti internazionali ora in fase di elaborazione ad essere pubblicato.