Notizie | 21 Luglio 2020

Emergenza COVID e turismo sicuro: le linee guida UNI Federturismo

Emergenza COVID-19 e turismo: vacanze in sicurezza in villaggio, campeggio e in funivia grazie
alle linee guida di UNI e FEDERTURISMO.

Quella in corso è un’estate particolare, sacrificati e annullati i viaggi all’estero, gli italiani si stanno dedicando al turismo di prossimità, a gite al lago e in montagna e in località di mare nei confini nazionali. Mai come in questo momento le strutture turistiche hanno bisogno di indicazioni chiare su come affrontare la stagione estiva, garantendo la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli ospiti. Per questo UNI e Federturismo hanno istituito il tavolo di coordinamento “Sicurezza da COVID-19 del comparto turistico” per la definizione di una serie di documenti tecnici contenenti le linee guida per il settore.

Le prime due prassi di riferimento frutto del lavoro di questo tavolo di coordinamento sono state pubblicate oggi e riguardano le strutture turistico ricettive all’aria aperta (come villaggi turistici e camping) e gli impianti di risalita.
I due documenti sono stati elaborati rispettivamente in collaborazione con ASSITAI – Associazione delle imprese del turismo all’aria aperta e ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari. Sono le prime di una serie di prassi da attuare nei diversi settori turistici per il contenimento del rischio di contagio da COVID-19 e per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli ospiti.

“Sono più di 40mila le imprese del turismo che rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria e che non hanno più la forza di attendere” – spiega il direttore generale di Federturismo Confindustria, Antonio Barreca“Per poter ripartire hanno bisogno di regole chiare e lineari e la normazione è una garanzia per la qualità, la sicurezza e la tutela dei luoghi di lavoro. Per questo abbiamo ritenuto fondamentale avviare da subito una preziosa collaborazione con UNI attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro per elaborare le linee guida, redatte con la partecipazione di tutti gli esperti delle nostre associazioni di categoria, perché potessero essere un riferimento per tutte le imprese del turismo e un modello per garantire la sicurezza del servizio a lavoratori e clienti al momento della riapertura”.

 

cop PdR95

 

In fase di pubblicazione delle due prassi sono stati recepiti e accolti i commenti del Ministero dell’Ambiente in merito alla raccomandazione di impiego di prodotti a ridotto impatto ambientale, ovvero di prodotti per le pulizie in possesso del marchio di qualità ecologica Ecolabel UE o di equivalenti etichette ambientali conformi alla UNI EN ISO 14024, considerato il potenziamento delle operazioni di pulizia determinate dall’emergenza sanitaria e pertanto degli impatti ambientali generati da tali attività.

IMPIANTI DI RISALITA
La Prassi di riferimento UNI/PdR 95.1:2020 “Linee guida relative alle misure per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19 del comparto turistico – Impianti di risalita” definisce le soluzioni da attuare all’interno degli impianti per garantire la sicurezza. Il documento identifica tre fasi durante le quali è necessario applicare le misure igienico sanitarie: l’accoglienza della clientela, il trasporto (erogazione del servizio principale) e infine l’uscita dall’impianto.

Nella prima e terza fase l’impianto deve garantire la separazione dei flussi di clientela, rispettando il distanziamento sociale prescritto dalla normativa. Nella fase di trasporto si raccomanda ai passeggeri di indossare guanti e mascherine di comunità, mentre l’impianto deve assicurare l’areazione soprattutto nel caso di cabine con vetturine dotate di separatore in plexiglass.

Considerando anche un’eventuale attività di soccorso e assistenza alla clientela trasportata, il personale predisposto deve essere dotato dei necessari DPI e avere a disposizione anche i dispositivi per le persone da soccorrere.

“La pubblicazione della UNI/PdR sugli Impianti di risalita è un risultato importante per la montagna italiana!” – dichiara Valeria Ghezzi presidente di ANEF – “Il testo recepisce le osservazioni del Ministero dell’Ambiente integrando nella gestione della sicurezza COVID anche l’importante tema della sostenibilità, per un accesso all’alta quota sicuro ma non complicato da regole eccessive. Sicurezza sanitaria e non solo, natura, aria aperta e grandi spazi diventano così il leit motiv di una vacanza in montagna adatta alle famiglie ma anche ai giovani”.

VILLAGGI TURISTICI E CAMPEGGI
Secondo la Prassi di Riferimento UNI/PdR 95.2:2020 “Linee guida relative alle misure per il contenimento del rischio di contagio da COVID-19 del comparto turistico – Strutture turistico ricettive all’aria aperta”, la direzione del campeggio – o del villaggio – si impegna a mettere in atto un piano d’azione, aggiornato in conformità a quanto stabilito dalle Autorità Sanitarie locali e nazionali, per prevedere in ogni area/servizio della struttura una serie di procedure ordinarie sulle modalità di erogazione e di utilizzo e per prevedere un protocollo di procedure straordinarie per la gestione di casi sospetti o confermati di coronavirus o di altre malattie infettive.
Il piano d’azione deve essere coadiuvato da un team di controllo che verifichi l’attuazione delle norme da parte del personale, dei fornitori e dei clienti.

La struttura ricettiva deve informare e sensibilizzare la clientela verso una puntuale applicazione delle misure di igiene e sicurezza da adottare ai fini della prevenzione della diffusione del virus. Tali informazioni possono essere trasmesse in diverse modalità: al momento dell’arrivo degli ospiti, con cartellonistica, mediante dépliant presenti nelle unità abitative, con messaggi sugli smartphone, messaggi tramite totem ecc.

Il camping, o villaggio, deve inoltre provvedere a formare e informare i propri dipendenti illustrando le procedure aziendali destinate alla prevenzione della diffusione del virus e alla gestione di eventuali casi sospetti e/o confermati. La struttura deve fornire indicazioni sull’utilizzo e sulla sanificazione di attrezzature e mezzi impiegati. Anche i fornitori devono osservare alcune regole: ad esempio nelle attività di scarico merce gli autisti dei mezzi non possono accedere agli uffici e non possono utilizzare i servizi igienici dei dipendenti.

La Prassi analizza nel dettaglio le misure di gestione delle persone sintomatiche COVID-19 al fine di ridurre al massimo il contatto della persona malata con tutti gli ospiti e con il personale della struttura stessa. Il documento prevede di istituire all’ingresso, prima del check in, un presidio di controllo sanitario per verificare la temperatura corporea di ogni ospite. Infine, nel documento vengono date indicazioni precise sulle procedure di pulizia e sanificazione/igienizzazione dei vari spazi ricettivi, dal parco giochi, al locale mini club, alle aree sportive ai servizi igienici comuni.

Inoltre la PdR identifica che la classe di aggregazione sociale di attività e servizi offerti all’interno della struttura turistica ricettiva all’aria aperta si aggira intorno al parametro 3 e 4 ovvero medio e alto e che la classe di rischio è bassa e medio bassa.

Secondo Massimiliano Puozzo, Project Leader della Prassi e referente di Assitai “Si tratta di un documento che individua efficaci misure di prevenzione della diffusione del virus COVID-19, con il duplice obiettivo di tutelare sia la salute degli ospiti delle strutture turistico ricettive all’aria aperta sia quella delle persone che vi operano, realizzando allo stesso tempo l’equilibrio necessario per garantire l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza e sostenibilità, senza snaturarne le caratteristiche, che sono quelle di poter godere di una vacanza all’aria aperta, a contatto con la natura e molto adatta anche alle famiglie”.

“La legge assegna alla normazione il compito di definire norme per la sicurezza di prodotti, processi, servizi” spiega il presidente UNI Piero Torretta. “Il turismo è una componente trainante della nostra economia e un servizio essenziale per la qualità, la serenità e il benessere della nostra vita. Definire attraverso gli esperti delle associazioni di categoria linee guida per la qualità e la sicurezza di chi lavora e di chi fruisce del servizio turistico è una funzione e un servizio proprio della normazione tecnica consensuale”.

 


Le prassi di riferimento sono documenti che definiscono prescrizioni tecniche o modelli applicativi di norme tecniche, elaborati con un rapido processo di condivisione ristretta, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva a una società in cambiamento. Tutte le prassi di riferimento sono gratuitamente scaricabili dal sito accedendo alla sezione “Catalogo”.