Notizie | 15 Luglio 2020

Conservazione dei beni culturali

Legni archeologici: novità in arrivo!

rome scaviIl nostro Paese sin dai tempi più antichi è stato testimone degli insediamenti più lontani nel tempo e territorio di invasioni e conquiste da parte delle civiltà più importanti d’Europa. Ecco perché sul proprio suolo è indelebile questa eredità storica che oggi viene man mano portata alla luce grazie ai numerosi siti archeologici disseminati in tutta Italia. Non a caso siamo il Paese con il maggior numero di siti riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità.

Ecco che anche la normazione non è indifferente al tema, dedicando attività specifiche ai beni culturali con il supporto della commissione Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio. È infatti grazie a quest’ultima che si deve il recente recepimento in lingua italiana della EN 16873.

Questo documento fornisce delle linee guida per la gestione di legni archeologici imbibiti provenienti da siti collocati in ambienti umidi terrestri che abbiano interesse storico o archeologico. La norma fornisce indicazioni operative per la gestione di questi manufatti, a partire dal momento della loro esposizione nel corso dello scavo, o successivamente a questo, fino a quando i reperti raggiungono il laboratorio di restauro. La norma non può essere applicata nel caso in cui si voglia procedere alla conservazione mediante ri-seppellimento controllato, conservazione in situ, nel caso di deposito prolungato successivo allo scavo, o nel caso di scavo da condurre sott’acqua. La norma non può essere applicata per la conservazione di manufatti costituiti da più materiali, o per la conservazione di altri materiali imbibiti.

archeologoLa gestione di successo dei reperti archeologici di legni imbibiti provenienti da siti collocati in ambienti umidi inizia nella fase di pianificazione di ogni scavo. A partire dal momento della loro esposizione all’aria, i reperti di legni imbibiti sono estremamente vulnerabili a causa di una serie di minacce scrivibili all’uomo e dall’ambiente. C’è un rischio reale di perdere il manufatto se non è maneggiato e conservato correttamente. Per ridurre al minimo queste minacce e prevenire il danneggiamento, devono essere intraprese diverse azioni sul campo che devono includere una appropriata gestione del sito e manipolazione dei reperti. Queste attività dovrebbero essere svolte da professionisti, specificatamente qualificati nella gestione e manipolazione di legni archeologici imbibiti.

Per conservazione s’intende quel trattamento di restauro attivo di reperti lignei imbibiti, progettato per prevenire un ulteriore deterioramento o degrado e portarli in una condizione stabilizzata per la ricerca, l’archiviazione o l’esposizione museale.

Informazioni per l’acquisto

UNI EN 16873:2016 “Conservazione dei beni culturali – Linee guida per la gestione di legni archeologici imbibiti provenienti da ambiti umidi terrestri”
Euro 35,00 + iva (in lingua inglese) – Euro 46,00 + iva (in lingua italiana)

Le norme, sia in formato elettronico che in formato cartaceo, saranno scontate del 15% ai soci effettivi. L’abbonamento annuale a tutte le norme è disponibile a partire da 200 euro: scopri come!

Divisione Vendite
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