Notizie | 25 Giugno 2020

Nuova linfa alla Responsabilità sociale

Dieci anni fa veniva pubblicata la ISO 26000. Ora si avverte l’esigenza di aggiornarne i contenuti e di revisionarne la struttura…

Dieci anni fa veniva pubblicata a livello internazionale una delle norme più famose e quanto mai attuali per la tematica trattata: la ISO 26000 (adottata come UNI EN ISO 26000) “Guida alla responsabilità sociale”.

csrLa UNI ISO 26000 fornisce suggerimenti e raccomandazioni a tutte le organizzazioni – indipendentemente dalle loro dimensioni e localizzazioni – sulla Responsabilità Sociale.
Non si tratta di uno standard certificabile, ma piuttosto di un modello che propone le migliori pratiche da cui le organizzazioni possono prendere spunto per adattare le proprie linee guida per il funzionamento dei processi interni (della supply chain e dei mercati) e per integrare, attuare e promuovere comportamenti socialmente responsabili.

Secondo l’Osservatorio Socialis, nel 2017 sono stati investiti in Italia un miliardo e 412 milioni di euro in politiche di responsabilità sociale.
Ebbene, dopo dieci anni di applicazione di questa storica norma in un contesto che si sta evolvendo in modo sempre più rapido e dinamico, il mondo della normazione ha avvertito l’esigenza di aggiornarne i contenuti e di revisionarne la struttura.

La proposta in particolare è stata avanzata da AFNOR, l’Ente normatore francese, che ha suggerito all’ISO la costituzione di un nuovo comitato tecnico che si dovrebbe occupare proprio di questo.
La proposta francese si concentra principalmente su tre punti:

  • la revisione della norma stessa (per allineare i temi della ISO 26000 ai nuovi concetti emersi nel corso dell’ultimo decennio e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU),
  • lo sviluppo di una o più linee guida per la sua concreta attuazione (per l’integrazione della responsabilità sociale all’interno di ogni tipo di organizzazione)
  • lo sviluppo di linee guida o norme su specifici temi della responsabilità sociale (come ad esempio l’istruzione, la cultura, il coinvolgimento all’interno della comunità).

Considerato come il tema della responsabilità sociale si intrecci ormai trasversalmente a molti aspetti della vita di tutte le aziende (ad esempio aspetti ambientali, economici, sociali) il futuro comitato ISO, nel caso in cui fosse approvata la sua costituzione, dovrà tener conto anche di temi che vengono trattati da altri TC in modo da garantire la coerenza del lavoro svolto a livello ISO fra i vari organi tecnici incaricati di svolgere attività normativa su tematiche concettualmente molto vicine (parliamo ad esempio dei comitati sull’Economia Circolare e sulla Finanza Sostenibile).

La proposta francese viene ora sottoposta al vaglio della comunità della normazione e – per quanto riguarda il nostro Paese – in particolare all’attenzione della Commissione UNI sulla Responsabilità sociale.
La scadenza della votazione è prevista il 15 Luglio 2020.