Notizie | 16 Giugno 2020

Macchine irroratrici per le colture arboree

Un progetto misura la sedimentazione a terra delle gocce erogate dalle macchine irroratrici impiegate nei trattamenti alle colture arboree.

macchina irroratriceNegli ultimi anni il controllo della deriva del prodotto fitoiatrico ha assunto sempre maggiore importanza e la principale misura di prevenzione dei rischi di contaminazione dell’’ambiente legati a tale fenomeno è stata l’adozione di fasce di rispetto (buffer zones) lungo i margini dei campi trattati.

La definizione dell’ampiezza delle fasce di rispetto, così come delle altre misure di mitigazione della deriva, tiene conto della tipologia/configurazione di macchina irroratrice impiegata per la distribuzione dei prodotti fitosanitari e della sensibilità alla deriva di tali attrezzature.

L’Ente federato CUNA è interessato al progetto di norma UNI1607028 “Macchine per la protezione delle colture – Metodologia di prova per la misura della deriva potenziale generata dalle macchine irroratrici per le colture arboree” entrato nella fase dell’inchiesta pubblica finale.

Il progetto definisce la metodologia di prova per misurare la sedimentazione a terra delle gocce erogate dalle macchine irroratrici impiegate nei trattamenti alle colture arboree. La misura di tale sedimentazione fornisce il valore della deriva potenziale generata da tali macchine. Questa determinazione può consentire di confrontare sia differenti tipologie di macchine irroratrici che diverse configurazioni/regolazioni delle stesse.

La futura norma dettaglia la procedura di prova per valutare, con l’ausilio di un banco prova ad hoc, la deriva potenziale delle macchine irroratrici per colture arboree e consente di identificare, per l’attrezzatura oggetto della prova, la corrispondente classe di riduzione della deriva secondo quanto specificato nella norma ISO 22369-1. È applicabile alle macchine irroratrici per le colture arboree di tipo portato, trainato e semovente quando è necessario effettuare valutazioni comparative o effettuare una classificazione relativa della deriva potenziale generata con differenti erogatori (per esempio ugelli), con differenti liquidi di prova (per esempio coadiuvanti), regolazioni della macchina con particolare riferimento alla portata del ventilatore.

L’applicazione della norma potrà essere di supporto per i servizi di assistenza tecnica destinati agli agricoltori, per le fasi di sviluppo e registrazione dei prodotti fitosanitari, nonché per la certificazione delle macchine irroratrici nuove di fabbrica.

L’inchiesta pubblica finale è in corso.
Fino al 10 agosto 2020 tutti gli interessati potranno inviare il proprio commento (>> vai alla banca dati) e segnalare il loro eventuale interesse a partecipare ai lavori di normazione.