Notizie | 4 Giugno 2020

Riflessioni sulla Sharing economy: riunita il 26/5 la Commissione Servizi

L’economia della condivisione incarna la dinamicità dell’economia globale e rappresenta una sfida e un’opportunità…

bike sharingL’economia della condivisione – meglio conosciuta come Sharing economy – incarna la dinamicità dell’economia globale e rappresenta una sfida e un’opportunità nata dall’idea di creare comunità e ridurre i consumi.

In senso più generale la Sharing economy facilita:

  • l’utilizzo di qualcosa di cui non si è proprietari, agevolando il collegamento tra richiesta e offerta
  • l’incontro diretto tra fornitori di servizi e utenti attraverso una infrastruttura informatica (generalmente piattaforme online), consentendo loro di effettuare transazioni.

 A oggi sono molteplici le differenze nell’utilizzo e nelle regole che disciplinano l’economia della condivisione, e diversi gli approcci da parte degli Organi regolatori nazionali dei diversi Paesi.
La normazione può aiutare a superare le insidie e a sfruttare i vantaggi, grazie a standard concordati a livello internazionale che tengano conto delle esigenze di ciascuno: consumatori, imprese, lavoratori, poteri pubblici.
È proprio con questo obiettivo che il Comitato ISO/TC 324 “Sharing economy” ha avviato i lavori di normazione sul tema che hanno portato all’elaborazione di un primo draft ISO/WD 42500 “Sharing Economy – Terminology and Principles”.

Il 26 maggio si è tenuta via web la riunione della Commissione Servizi sul tema “Sharing economy”, che ha visto la partecipazione di membri della CT, del CNR, dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori, dell’Osservatorio nazionale sulla sharing Mobility, Accredia, rappresentanti delle piattaforme e del campo delle Assicurazioni.

È stato fatto il punto dei lavori internazionali facenti capo all’ISO/TC 324, costituito allo scopo di sviluppare standard a supporto dell’economia della condivisione che garantiscano la sicurezza e la protezione delle parti interessate. Gli obiettivi del comitato sono quelli di definire terminologia e principi comuni, istituire sistemi per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti all’economia della condivisione e l’affidabilità della sua infrastruttura e dei processi associati, incoraggiare pratiche commerciali responsabili e trasparenti che rispettino le persone, le proprietà e l’ambiente.

Dal punto di vista nazionale, nel corso dell’incontro sono emersi diversi elementi: il concetto stesso di sharing economy è molto ampio e in continua evoluzione e rappresenta uno dei paradigmi dell’economia circolare, un modello economico improntato sulla condivisione di beni e servizi e quindi non più basato sull’acquisto e sulla proprietà ma piuttosto sul riuso e sulla condivisione dei prodotti.

Attualmente i settori chiave dove si è maggiormente diffusa la sharing economy sono: attività ricettive, mobilità e trasporto (car, bike, scooter sharing, servizio autisti), ristorazione, condivisione di spazi commerciali, co-working, condivisione di attrezzature, condivisione di servizi professionali, attività del “fai da te” e piccoli lavori di manutenzione.

Viene ribadita sia la mancanza di una definizione univoca e di terminologia comune – si parla di economia della condivisione, collaborativa, economia on-demand, economia alla pari (peer economy), crowd economy… – sia la mancanza di disposizioni legislative nazionali e Regolamenti comunitari che disciplinino e promuovano l’economia della condivisione.
Per fare un esempio, nel car sharing tra privati (peer to peer) è stato evidenziato come la mancanza di prescrizioni cogenti ostacoli lo sviluppo di tali modelli: il Codice della Strada non prevede la cessione temporanea del godimento del bene (vettura) a terzi al di fuori del noleggio.

Si è anche parlato di mobilità sostenibile in relazione al Decreto Rilancio 2020 e di sharing city, città che investono e credono all’economia della condivisione.

Oltre al draft ISO 42500 sono stati avviati i lavori internazionali per lo sviluppo di documenti a breve tempo (come specifiche tecniche o rapporti tecnici) per il funzionamento e la gestione delle piattaforme di sharing economy:

  • PWI “Sharing economy – Operations of platforms” (Preliminary Work Item)
  • PWI “Sharing economy – Provider verification” (Preliminary Work Item)

La prossima riunione internazionale del Comitato ISO/TC 324 è convocata da remoto nei giorni 22-24 giugno 2020.

Sei interessato a partecipare ai lavori o desideri ulteriori informazioni?
Scrivi a: normazione@uni.com