Notizie | 22 Gennaio 2020

Energia dai rifiuti e attività professionali: il CTI propone 3 progetti

3 progetti CTI in inchiesta preliminare: trattano l’energia derivante dai rifiuti e la professione dell’Esperto in Gestione dell’Energia.

green energySi trovano in questi giorni nella fase di inchiesta pubblica preliminare tre progetti di competenza dell’Ente federato CTI-Comitato Termotecnico Italiano. L’inchiesta terminerà il 31 gennaio 2020: è possibile inviare commenti attraverso la banca dati online.

Sono di competenza della CTI UNI/CT 283 “Energia dai rifiuti” due future specifiche tecniche che intendono sostituire le UNI/TS 11461:2012 e UNI/TS 11597:2015, ormai di vecchia data.

Il progetto UNI1607324 “Impianti di co-combustione, incenerimento e co-incenerimento – Determinazione della frazione di energia rinnovabile prodotta dall’impianto mediante la misura del 14C al camino” si applica per determinare l’energia rinnovabile prodotta in impianti di gassificazione e pirolisi e per valutare le emissioni di CO2 ai fini della normativa sull’ ”emission trading”.
La futura UNI/TS è presupposto per determinare la quota di energia rinnovabile prodotta dall’incenerimento dei rifiuti e/o di combustibili (fossili e rinnovabili) al fine di garantire la piena applicazione dei meccanismi di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili.

UNI1607325 “Caratterizzazione dei rifiuti e dei CSS in termini di contenuto di biomassa ed energetico” fornisce i criteri generali per la caratterizzazione dei rifiuti e dei combustibili solidi secondari ai fini della determinazione del contenuto di biomassa ed energetico. Essendo un documento necessario per poter applicare le disposizioni legislative in materia di produzioni imputabili a fonti rinnovabili da impianti alimentati con la frazione biodegradabile dei rifiuti, i criteri e le procedure descritte, anche sulla base dei contenuti normativi europei (norme CEN), sono di fondamentale importanza per gli utilizzatori. Il progetto fornisce supporto ai soggetti che devono effettuare l’identificazione e la caratterizzazione del combustibile per la conversione energetica.

Il terzo progetto UNI1606262 “Attività professionali non regolamentate – Esperti in gestione dell’energia – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” – che sostituisce la norma UNI CEI 11339:2009 – definisce i requisiti relativi all’attività professionale dell’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE), ossia quel soggetto in grado di promuovere e gestire l’uso razionale dell’energia con l’obiettivo di migliorare il livello di prestazione energetica ed effettuare le diagnosi energetiche in conformità alla UNI CEI EN 16247 parti 1-4. Detti requisiti sono specificati in termini di conoscenza e abilità, autonomia e responsabilità, in coerenza con il Quadro nazionale delle Qualificazioni (QNQ) e sono espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i processi di valutazione della conformità.
I benefici attesi sono legati alla presenza sul mercato di circa 3.000 EGE certificati che operano a vario titolo nei vari settori dell’efficienza energetica compresi ambiti incentivati o resi obbligatori dal legislatore nazionale. Si ritiene che la revisione possa contribuire ad elevare le prestazioni di un figura professionale fortemente collegata con gli obiettivi europei e nazionali relativi alla transizione energetica.
A distanza di 10 anni dalla pubblicazione della UNI CEI 11339 si rende necessaria la revisione per aggiornarne i contenuti, alla luce del mutato contesto operativo in cui si muove l’EGE.