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Siamo oggi testimoni di un notevole incremento di dati online, sia presso grandi Data Center che su PC, tablet, smartphone. In parallelo, aumenta la complessità di gestione della loro qualità, soprattutto con riferimento alla credibilità, completezza, coerenza, attualità e accuratezza.
L’abbondanza dei dati sollecita il mercato nelle direzioni dell’Open Data, del Cloud Computing e dei Big Data, fornendo questi un ausilio alla diffusione, memorizzazione e interpretazione dei dati, rafforzando al contempo la necessità di attenzione alla qualità.
Che ruolo possono avere gli standard internazionali in questa prospettiva?
Una risposta proviene dalla norma ISO/IEC 25012 del 2008, a cui hanno collaborato esperti UNINFO, che consente di mettere a fuoco le caratteristiche di qualità dei dati, indipendentemente dal dominio di applicazione: sociale, ambientale, economico, fiscale, previdenziale, bancario, dell’istruzione e della salute.
La norma, dal titolo “Ingegneria del software - Requisiti di qualità e valutazione del prodotto software (SQuaRE) - Modello di qualità dei dati”, definisce quindici caratteristiche di qualità ed è stata pubblicata in italiano nel giugno del 2014.
L’uso di questo modello da parte di diverse organizzazioni potrà contribuire, anche in Italia, a ridurre i costi della non qualità, a snellire processi burocratici obsoleti causa di disallineamenti o ridondanze e a fornire elementi utili per il miglioramento dei servizi.
Per maggiori informazioni ed approfondimenti in tema di "Qualità dei dati e normazione" si faccia riferimento al sito: http://www.mondomatica.it/styled-5/dataquality.html
Domenico Natale
Editor ISO/IEC 25012