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Trattamento dei dati personali – informativa ex art.13 DLgs. 196/2003

Ai sensi dell'articolo 13 del DLgs. 196/2003, UNI - titolare del trattamento dei dati, domiciliato in via Sannio 2 - 20137 Milano - informa che i dati richiesti sono raccolti e trattati per finalità di:

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Trattamento dei dati personali – Consenso ex artt. 23,24,25 DLgs. 196/2003

Il sottoscritto, dato atto di avere ricevuto l'informativa prevista all'art. 13 del DLgs. 196/2003 in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, espressamente garantisce il suo consenso ai sensi degli articoli 23, 24, 25 del summenzionato decreto (inclusivo di raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, diffusione, cancellazione, distruzione) secondo i termini della summenzionata informativa e nei limiti ivi indicati, dei propri dati personali acquisiti o che saranno acquisiti in futuro dall'UNI.

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"Gli standard e la gestione degli asset intellettuali sono fondamentali per gli individui e le organizzazioni per creare valore dai risultati della ricerca. Questi codici di condotta sosterranno la loro diffusione sul mercato e contribuiranno ad aumentare la diffusione delle nuove tecnologie, così importanti per rispondere alle attuali sfide sociali. Essi riflettono le priorità della comunità di ricerca, delle università, delle aziende e dei decisori politici".
europaCon queste parole Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l'Istruzione e la Gioventù, commenta la pubblicazione della Raccomandazione della Commissione Europea dell'1 marzo 2023 riguardante il codice di condotta per la gestione del patrimonio intellettuale per la valorizzazione delle conoscenze e per la standardizzazione (scarica il documento).

In altre parole, la Commissione Europea sottolinea l’importanza della normazione nella ricerca e nell’innovazione, raccomandando di tenere in considerazione gli standard all’interno dello sviluppo di qualsiasi progetto di ricerca europea R&I e ponendo enfasi su come gli standard agiscano da ponte tra il mondo della ricerca e il mercato aiutando il processo di trasferimento delle conoscenze e diffusione delle innovazioni.

Grazie a questa guida, ricercatrici e ricercatori potranno gestire al meglio le risorse immateriali e utilizzare i risultati della standardizzazione: l’obiettivo della raccomandazione è quello infatti integrare più facilmente le attività di R&I con la standardizzazione.

Anche UNI ha contribuito alla stesura del codice di buone pratiche sulla standardizzazione, partecipando attivamente al progetto Horizon2020 Circthread (GA n. 958448) all’interno dello “Scoping study for supporting the development of a code of practice for researchers on standardisation”. In questo contesto è stata realizzata un’intervista face2face dove sono stati esplicitati i risultati ottenuti fino al momento in cui è stata condotta l’indagine e i futuri obiettivi del progetto in termini di standardizzazione.
Tutto ciò ad evidenziare come il ruolo della standardizzazione può e deve essere uno strumento fondamentale per il trasferimento tecnologico, in grado di colmare il divario tra la ricerca e il mercato internazionale.

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