Notizie | 11 Luglio 2022

L’accessibilità passa anche dalla lingua dei segni

“Un mondo fatto bene” è un mondo inclusivo…

“Un mondo fatto bene” – questo il claim di UNI – è un mondo inclusivo in grado di offrire a tutti, indipendentemente dal grado di abilità, l’opportunità di poter accedere liberamente e pienamente a beni e servizi. Per questo ormai da tempo UNI ha posto il tema dell’accessibilità come impegno prioritario, in ottica di inclusione e responsabilità sociale.

Accessibilità che deve però essere declinata nei più diversi settori affinché a tutte le persone venga garantita la possibilità di potersi muovere liberamente in ogni ambito della vita quotidiana e di usufruire pienamente di prodotti e servizi. Quindi parliamo di accessibilità del costruito, con particolare attenzione all’ambiente fisico e urbano (ad esempio l’accessibilità di strutture ed edifici), di trasporti, di beni e servizi fino all’accessibilità all’informazione e alla comunicazione.

linguaggio segni 315Su questi ultimi aspetti in particolare si è concentrata recentemente l’attività di UNI con la pubblicazione della nuova edizione della norma UNI 11591 sulle figure professionali operanti nel campo della traduzione e dell’interpretazione ossia i professionisti che rendono possibile la comunicazione tra diverse realtà linguistiche e culturali.
Rispetto alla precedente edizione del 2015, tra le altre novità, la norma introduce anche i requisiti professionali specifici per gli interpreti in lingua dei segni (LS) e lingua dei segni tattile (LST). I requisiti sono specificati in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).
La norma è particolarmente importante anche alla luce del Decreto 10 gennaio 2022 “Disposizioni in materia di professioni di interprete in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile” che all’articolo 1 (comma 2) fa esplicito riferimento alla certificazione di conformità alle norme tecniche UNI applicabili a questo settore e perciò alla UNI 11591:2022.

Ma l’impegno di UNI non si ferma qui e l’attività dell’Ente sta progredendo rapidamente sia a livello nazionale che internazionale, in linea con quelle che sono le linee strategiche UNI e la nuova vision con la quale UNI si impegna a costruire “un mondo fatto bene”.
Anche l’Unione europea ha riconosciuto nella standardizzazione un potente strumento per affrontare un tema così delicato e significativo e  – per quanto riguarda ad esempio l’accessibilità dell’ambiente costruito – nel 2008 ha dato il via al Mandato UE M/420 “Accessibility in built environment” il cui risultato principale è stata la pubblicazione della norma europea UNI CEI EN 17210 che descrive i requisiti minimi funzionali di base e le raccomandazioni per un ambiente costruito accessibile e usabile secondo l’approccio “Design for All“/”Universal Design” e alla quale gli esperti italiani hanno dato un fattivo contributo.

Sempre in ottica di accessibilità UNI ha pubblicato numerose altre norme: si va dai requisiti di accessibilità per prodotti e servizi ICT (UNI CEI EN 301549:2021) all’accessibilità dei trasporti (ascensori, treni, metropolitane) fino alle norme sull’accessibilità per il settore turistico tra cui – ad esempio- la prassi di riferimento UNI/PdR 92:2020 per l’accessibilità degli stabilimenti balneari, recentemente citata in un Avviso pubblico del Ministero del Turismo in attuazione dell’art.4, c. 1, del Decreto interministeriale 19 aprile 2022 (prot. 5323/22) finalizzato alla certificazione dell’accessibilità dell’offerta turistica alle persone con disabilità.

In linea con la nostra strategia in questo ambito, la maggior parte dei documenti che illustrano l’organizzazione e la gestione delle attività UNI è già scaricabile dal nostro sito web in formato accessibile, cioè fruibili anche da persone con deficit visivi, grazie ad una specifica strutturazione dei contenuti. È il caso ad esempio del nostro rendiconto di sostenibilità che è stato recentemente pubblicato in versione accessibile secondo lo standard PDF/UA (dove UA sta per Universal Accessibility), in conformità alla norma UNI ISO 14289-1:2019 (“Applicazioni per la gestione documentale – Miglioramento del formato PDF ai fini dell’accessibilità – Parte 1: Uso della norma ISO 32000-1 (PDF/UA-1)”).

Un ulteriore sforzo da parte dell’ente è quello di rendere accessibili il maggior numero possibile di documenti, in particolare i bestseller della normazione e i documenti informativi.
Per quanto riguarda le norme finora sono state pubblicate in versione accessibile la UNI EN ISO 26000:2020 “Guida alla responsabilità sociale” e la UNI CEI EN 301549:2021 “Requisiti di accessibilità per prodotti e servizi ICT”, mentre per quanto riguarda i documenti informativi, UNI mette a disposizione un approfondimento sul tema “La transizione delle città verso la sostenibilità” e un White Paper in materia di finanza sostenibile, entrambi  accessibili e scaricabili liberamente.