Notizie | 13 Aprile 2022

Da 100 anni, un mondo fatto bene

Il 26 gennaio 2021 si è tenuto un evento in streaming che ha aperto l’anno del centenario.
Giusto 100 anni prima, infatti, ANIMA Confindustria Meccanica varia (l’allora Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia e affine) fonda UNIM Comitato Generale per l’Unificazione nell’Industria Meccanica, divenuto poi ufficialmente UNI – perdendo la specificità meccanica – nel 1930.
100 anni nei quali abbiamo pubblicato circa 48.000 norme che ci hanno seguito ovunque nella nostra vita, al lavoro, a scuola, a casa, nel tempo libero e ci hanno aiutato a realizzare prodotti migliori, a erogare servizi efficaci, a riconoscere professionisti competenti e a gestire organizzazioni efficienti, per la qualità e il benessere in Italia, in Europa e nel mondo.
Tutto questo è stato possibile grazie a uno sforzo collettivo delle Istituzioni, delle imprese, della società civile.
Qui di seguito riproponiamo le testimonianze di coloro che sono intervenuti per festeggiare i primi 100 anni di UNI, tra i quali gli “eredi” dei fondatori (ANIMA Confindustria Meccanica varia) e i partner internazionali (CEN e ISO).

Marco Nocivelli, Presidente ANIMA

nocivelliAndiamo fieri di quell’intuizione avvenuta cento anni fa, ma anche del fatto che UNI arrivi a festeggiare questi suoi primi 100 anni, dimostrando di saper seguire il mercato. Ma anche di saper evolversi e cambiare a sua volta. Se pensiamo a quanto sia cambiato il mondo negli ultimi non 100 ma 10 anni, riusciamo a farci un’idea più precisa di quanto sia preziosa questa resilienza. Nuovi mercati si sono affacciati sullo scenario mondiale, spesso si sono scontrati – ad esempio quello cinese e americano – e hanno portato l’Europa e ripensare la produzione industriale nel rispetto di vincoli ambientali sempre più sfidanti: anche in questo campo la normazione è intervenuta per sostenere la competitività delle imprese.
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Piero Torretta, ex Presidente UNI

torrettaLa normazione è nata 100 anni fa per rispondere alle esigenze dell’industria sulla interfacciabilità dei componenti. La prima fase della sua storia è stata caratterizzata dalla “centralità del prodotto” per indirizzarsi, dagli anni ‘70 in poi, con l’evoluzione dei modelli organizzativi, verso la “centralità del processo”, e traguardare in questi ultimi anni alla “centralità della persona”, sia nel lavoro (il rapporto uomo macchina; i dilemmi dell’intelligenza artificiale) sia nella dimensione di consumatore e cittadino (tutele, diritti, chiara informazione). L’obiettivo per i prossimi anni ce lo ha suggerito il Consiglio UE, chiedendo che tutti i beni e i servizi europei siano conformi alle norme e agli standard europei, al fine di garantire la competitività dell’Europa, una concorrenza leale e accrescere la fiducia dei consumatori.
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Gianni Cavinato, ex Presidente della Commissione Centrale tecnica UNI

cavinatoPartecipando alle attività dell’UNI ho imparato un nuovo linguaggio: un alfabeto universale applicato con una grammatica condivisa a livello mondiale.
La normazione è la lingua degli esperti, ma ancor prima è la lingua dell’intelligenza umana; si esprime con degli standard tecnici, ma tutte le opere umane vengono realizzate grazie alla cultura e all’accumulazione delle esperienze, dai successi e dagli errori.
Per questo la normazione è un bene comune dell’umanità.
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Stefano Calzolari, Presidente CEN

calzolariIn quasi 30 anni di frequentazione UNI ho imparato non solo una materia tecnica, fatta di nozioni e di stato dell’arte delle conoscenze, ma anche e soprattutto una materia umana, composta dalle regole del dialogo, dal rispetto degli altri, dalla capacità di ascoltare e di confrontarsi, di organizzarsi e di dirigere, in un contesto nel quale i legittimi interessi personali, aziendali o associativi venivano proiettati dal “sistema UNI” a un livello più alto, quello della ricerca del consenso e della responsabilità verso i cittadini e la società.
Un’esperienza che utilizzerò per valorizzare la normazione europea, avvicinandola ai suoi obiettivi più ambiziosi, descritti nella cosiddetta ‘Strategia 2030’ di CEN/CENELEC, come la ‘transizione digitale’ e la ‘transizione verde’, coerenti con il recentissimo manifesto ‘Next Generation EU – Un modo migliore di vivere nel mondo di domani’.
Conto molto sul supporto dell’UNI per raggiungere i risultati attesi e, anche per questo, rinnovo a UNI la mia gratitudine.
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Eddy Njoroge, Presidente ISO

 njorogeE’ veramente da tanti anni che UNI si dedica alla diffusione della conoscenza e consapevolezza che ‘il mondo è migliore’ se si usano le norme tecniche!
Anche grazie al suo impegno, le norme oggi hanno un ruolo fondamentale nella valutazione della conformità, nell’accettazione e nello scambio delle merci e dei servizi (italiani e di tutti gli altri Paesi) nel mondo.
Le innovazioni più recenti come l’intelligenza artificiale e i Big Data daranno ulteriore accelerazione al progresso, ponendo un’enorme sfida agli enti nazionali di normazione come UNI: posizionarsi come agenti della trasformazione tecnologica e socieconomica oppure diventare superflui.
La risposta a queste (e altre future) sfide determinerà il segno che il sistema di normazione lascerà nel mondo in questo secolo: so di poter contare sulla piena e attiva collaborazione dell’UNI.
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