Notizie | 18 Gennaio 2022

Il futuro della normazione internazionale: parola al nuovo Presidente ISO Ulrika Francke

Il contesto internazionale, le sfide future, il ruolo degli standard: la Presidente ISO Ulrika Francke spiega le ragioni del suo impegno…

Da gennaio di quest’anno la svedese Ulrika Francke è entrata in carica come nuovo Presidente ISO.
Nel suo messaggio di benvenuto (clicca qui) sottolinea l’importanza dell’Organismo internazionale di normazione e degli standard nell’attuale contesto globale, chiarendo così le linee di svilluppo del suo mandato per i prossimi due anni.

5 questions iso franckeInnanzitutto non si può che partire dalla piena consapevolezza dell’attuale contesto internazionale e dal ruolo fondamentale dell’ISO: “Oggi il nostro mondo sta affrontando le più grandi sfide di sempre, con un senso di urgenza mai visto prima. In questo contesto l’ISO è un attore chiave nella creazione di un pianeta realmente sostenibile. Durante la mia carriera nel settore dell’edilizia, dell’urbanistica e in quello immobiliare, così come durante il mio incarico nel consiglio del SIS (l’organismo svedese di normazione, n.d.r.), ho potuto constatare in prima persona quanto si può ottenere attraverso la normazione internazionale. Mi è subito apparso evidente che gli standard sono strumenti essenziali per risolvere una moltitudine di problemi“.
Da qui la consapevolezza che le norme tecniche consentono alle persone di tutto il mondo di parlare una lingua comune e fungono da punto di riferimento internazionale per la qualità e la sicurezza di prodotti e servizi e – in generale – per generare la fiducia dei mercati e dei consumatori.

Entrando nel merito di alcuni dei temi di maggiore attualità, Ulrika Francke ricorda l’adesione dell’ISO alla Dichiarazione di Londra per contrastare il cambiamento climatico attraverso l’elaborazione degli standard (un impegno in questi giorni sottoscritto anche da CEN e CENELEC): “Si tratta di un obiettivo veramente globale che trascende i confini nazionali e richiederà cooperazione internazionale e soluzioni coordinate a più livelli. Ciò richiama la necessità di uno stretto dialogo e una continua cooperazione tra tutti i membri dell’ISO, che sono le pedine fondamentali per promuovere concretamente la diffusione e l’uso delle norme tecniche nei singoli Paesi. Insomma, dobbiamo essere una comunità unita e coesa per fornire soluzioni a problemi globali“.
Questa visione ad ampio spettro delle sfide a cui la nostra società è chiamata a rispondere richiama un altro aspetto di grande rilevanza: “E’ fondamentale che i Paesi in via di sviluppo siano sempre più inclusi in questa comunità. L’ISO deve essere pronta a sviluppare capacità di coinvolgimento e fornire assistenza finanziaria – e non solo – ai membri che hanno bisogno di guida e supporto nelle attività di normazione. Per questo il past president Eddie Njoroge ha gentilmente accettato di rimanere come consigliere speciale durante la mia presidenza e, in tale veste, lavorerà in collaborazione con il comitato ISO per le questioni relative ai Paesi in via di sviluppo (DEVCO) per raccogliere fondi che aiuteranno la diffusione della normazione in questi Paesi“.

Un altro tema rilevante è quello della transizione digitale.
La transizione digitale sta aprendo nuove opportunità e prospettive in tutto il mondo e ha ovviamente un impatto anche su ISO. Come parte della nostra stessa evoluzione, stiamo sviluppando ISO SMART, un programma di trasformazione che supporta l’evoluzione digitale della standardizzazione, producendo standard leggibili, interpretabili ed eseguibili dalle macchine“.

Questa dunque è la parola d’ordine: cambiare per rispondere alle sempre nuove condizioni che la realtà, nel suo continuo evolversi, ci presenta. E mai come in questi ultimi due anni la realtà ci ha imposto cambiamenti radicali: “La pandemia è stata ed è tuttora una prova difficile, tanto più per un’organizzazione che opera a livello internazionale come ISO. Abbiamo tutti dovuto imparare a interagire in modi nuovi, lavorando da remoto e in diversi fusi orari. Ma queste sfide quotidiane ci hanno anche fornito l’opportunità di ripensare il modo in cui viviamo e lavoriamo. Le riunioni virtuali sono un ottimo compromesso, non ultimo per aiutarci a ridurre gli spostamenti, ma non sostituiranno mai completamente la necessità di incontrarsi di persona. La nostra sfida ora è quindi quella di combinare le ‘vecchie’ e le ‘nuove’ modalità di interazione, per creare una nuova normalità“.

Tutto questo implica anche un modo nuovo di intendere il lavoro di normazione internazionale. Su questo Ulrika Francke pone un accento particolare: “Organizzazioni come l’ISO hanno la capacità e il dovere di adattarsi ai nuovi contesti. E’ sempre più necessaria una collaborazione stretta con tutte le altre organizzazioni che operano a livello internazionale per garantire coerenza e responsabilità nello sviluppo delle norme. Stringere alleanze forti è oggi più che mai importante per operare in scenari mutevoli come quelli attuali. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG)“, prosegue Ulrika Francke, “sono un ottimo esempio di approccio collettivo ai problemi. Ed è la prova che la collaborazione raggiunge risultati molto più efficaci di quelli che potrebbe conseguire un’organizzazione che operi da sola“.

In breve, questi sono i punti principali a cui Ulrika Francke intende improntare la sua presidenza:

  • Guidare l’attuazione della Dichiarazione di Londra a sostegno degli SDGs.
  • Lavorare con il Segretario Generale e il suo team per attuare la Strategia ISO 2030, in particolare per fornire gli standard in modo tempestivo, mantenendo la democraticità e la trasparenza dei processi normativi.
  • Migliorare la partecipazione dei paesi in via di sviluppo alle attività di normazione internazionale e diversificare i finanziamenti per le attività di rafforzamento delle capacità, in collaborazione con il Consigliere speciale del Presidente e il Presidente del DEVCO.
  • Promuovere la diversità e l’inclusione.
  • Promuovere in ogni parte del mondo l’importanza degli standard internazionali e gli obiettivi che grazie ad essi si possono conseguire.

Questi tempi turbolenti richiedono una leadership che sappia reinventarsi“, conclude Ulrika Francke, “e che vada avanti con determinazione e impegno incondizionato per il successo della nostra organizzazione. Sono fiduciosa che insieme potremo ottenere grandi risultati, per il bene di tutti e per rendere la vita più facile e più sicura. Insomma: migliore“.

Un augurio di buon lavoro a Ulrika Francke.