Notizie | 15 Luglio 2021

Una norma sulla figura professionale dell’Exim Manager

Pubblicata la UNI 11823 per valorizzare il ruolo e l’esperienza dei professionisti che operano per l’export italiano.

La norma UNI 11823:2021 mette un punto fermo su una professione sempre più richiesta diventata cruciale per la nostra economia: quella dell’Exim Manager, lo specialista di export in azienda.

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Il manager esperto di processi di Import/Export e internazionalizzazione (Exim Manager) è una figura professionale che ha il compito di analizzare, selezionare e sviluppare il mercato estero delle imprese, identificando le strategie più efficaci per l’ingresso e il consolidamento della presenza in ambito internazionale dell’organizzazione per cui presta servizio.
Una professione che può essere svolta sia internamente che esternamente all’organizzazione, operando in via continuativa o temporanea (TEM – Temporary Export Manager) e che richiede abilità e conoscenze specifiche, accuratamente descritte dalla nuova norma UNI 11823:2021 in coerenza con l’impianto legislativo e tecnico-normativo di riferimento (vd. “Professioni non regolamentate”).

frase uni11823 exim managerSviluppata in collaborazione con AICE/IMIT, CNA Nazionale, Confartigianato, Confcommercio Professioni, Federmanager, RINA, RubiconEX, SACE, UNIEXPORTMANAGER, Weevo srl, la norma UNI 11823 prevede per questa figura professionale tre differenti livelli di inquadramento – Junior, Advanced e Senior corrispondenti rispettivamente ai livelli 5-6-7 EQF/QNQ – rivolgendosi quindi ad una platea ampia di EXIM Manager in modo da poter essere utilizzata da parte di professionisti con diversi gradi di esperienza.

La norma definisce l’elenco completo dei 12 compiti e relative attività specifiche dell’EXIM Manager suddiviso in quattro fasi di processo.
In particolare:

  • Fase 1 – Assessment (comprende – ad esempio – l’iniziale profilazione dell’organizzazione e l’analisi del contesto esterno)
  • Fase 2 – Formulazione della strategia e definizione del piano operativo (tra le attività specifiche prevede la definizione degli obiettivi, l’allocazione delle risorse, la pianificazione di attività promozionali sui mercati esteri per far conoscere l’organizzazione e i prodotti/servizi).
  • Fase 3 – Attuazione del piano operativo (in cui è previsto il coordinamento delle attività, le operazioni di sviluppo commerciale e di assistenza e gestione dei clienti).
  • Fase 4 – Monitoraggio, valutazione e follow-up (che tra i compiti individua il monitoraggio continuo della concorrenza, delle tecnologie e dei mercati emergenti e la revisione e l’affinamento delle strategie e dei piani operativi).

Inoltre, un prospetto dettagliato mette in relazione i tre livelli di inquadramento con i 12 compiti e le relative attività specifiche.

La norma UNI 11823 riporta infine gli elenchi completi delle conoscenze e delle abilità associate a questa attività professionale mettendoli in relazione con i compiti e le attività specifiche precedentemente individuate e suddividendoli per i livelli Junior, Advanced e Senior dell’Exim Manager.

Gli Exim Manager che volontariamente, ai sensi della L.4/2013, decideranno di certificarsi in conformità alla norma UNI 11823 potranno fare uso di un ulteriore strumento qualificante per distinguersi sul mercato rispetto ad altri operatori del settore non in possesso dei requisiti richiesti, fornendo al contempo ulteriori certezze e garanzie di qualità alle aziende e al mercato.

Secondo Giuseppe Vargiu (Presidente Associazione UNIEXPORTMANAGER e coordinatore del gruppo di lavoro UNI) “era indispensabile un punto fermo su una professione sempre più richiesta diventata cruciale per la nostra economia. In Italia sono 123 mila le aziende esportatrici e ci vorranno 20 mila nuovi Export manager per ritornare ai livelli del 2015. Le aziende hanno necessità di partner esperti e qualificati e finora l’unica risposta è stata il proliferare di elenchi autoreferenziali privati”.
“La norma UNI
– conclude Vargiu – diventa il riferimento della managerialità qualificata per export import e internazionalizzazione e consente finalmente a ogni azienda di selezionare e acquisire le competenze necessarie”.

 “L’introduzione di uno specialista di export in azienda è una scelta strategica imprescindibile per porre le basi di una solida strategia internazionale”- spiega Mariangela Siciliano (Head of Education SACE).
La nuova norma UNI 11823 sulla figura professionale dell’Exim Manager risponde ad una reale esigenza delle nostre imprese e rappresenta uno strumento di garanzia di qualità su cui puntare in futuro”.
La partecipazione di SACE al tavolo dei lavori – sottolinea Mariangela Siciliano – conferma il nostro impegno a supporto delle imprese italiane per favorirne la competitività sui mercati esteri, rafforzando il loro bagaglio di competenze mediante una formazione all’export mirata e specialistica e valorizzando le migliori professionalità del mercato”.

Per ulteriori informazioni, vedi “Chi è l’Exim Manager? La parola agli esperti che hanno messo a punto la futura norma UNI” (articolo del 30 aprile 2021).