Notizie | 18 Gennaio 2021

Rapporti collaborativi tra micro, piccole e medie imprese

MPMI e collaborazione d’impresa: in inchiesta preliminare un progetto per instaurare e gestire rapporti collaborativi.

Creare rapporti di collaborazione tra le micro, piccole e medie imprese, basati su trasparenza, fiducia, equità e disponibilità a condividere le risorse, per il perseguimento di uno scopo comune. Il progetto di norma UNI1609046.

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Le MPMI sono aziende con risorse limitate a causa delle loro minori dimensioni, che incontrano maggiori difficoltà a far conoscere le proprie capacità e porre sul mercato prodotti e/o servizi.
L’evoluzione del mercato, i cambiamenti normativi, la modernizzazione della gestione dell’attività d’impresa – orientata anche alla necessità di apertura ai mercati internazionali – rende indispensabile ed essenziale per queste realtà imprenditoriali il perseguimento di nuove modalità “di fare impresa”.

L’adozione dei modelli di partenariato e dei rapporti collaborativi può aiutare concretamente le MPMI a minimizzare i rischi di default, ad affrontare in maniera più performante le sfide derivate dalla globalizzazione e a superare le contrazioni del mercato soprattutto in tempi di crisi economica.

La Commissione Sicurezza della società e del cittadino propone il progetto di norma UNI1609046 “MPMI – Collaborazione d’impresa – Requisiti per instaurare e gestire rapporti collaborativi per le Micro, Piccole e Medie Imprese”, che stabilisce i requisiti necessari per creare rapporti di collaborazione basati sulla trasparenza, fiducia, equità e disponibilità a condividere le risorse, per il perseguimento di uno scopo comune.
L’applicazione della futura norma consentirà alle MPMI di ottenere vantaggi competitivi e di incrementare le proprie capacità, competitività e innovazione.

Il progetto si applica alle organizzazioni geograficamente contigue o distanziate, eterogenee tra loro in termini di tipologia di attivita, ambiente operativo e culturale, la cui attività viene esercitata nella forma di impresa individuale o artigiana, in forma societaria e in qualsiasi altra forma associativa, anche senza scopo di lucro.

L’applicazione della norma contribuisce a diffondere la Cultura Collaborativa, a condividere costi e rischi, a migliorare la reattività ai cambiamenti del mercato e la visibilità sul territorio, a stimolare l’innovazione, a ottimizzare i servizi e la qualità dei prodotti…

C’è tempo fino al 1 febbraio per farci sapere se:

  • il mercato ha bisogno di queste norme
  • ci sono altri bisogni da soddisfare
  • ti interessa partecipare.

Lo sviluppo di uno standard deve avere luogo solo di fronte a un reale beneficio.
Per questo il tuo parere è importante: aspettiamo i tuoi commenti (>> vai alla banca dati).
Scopri come partecipare alle attività di normazione (>> vai alla sezione Associazione).

 


Data di scadenza dell’inchiesta pubblica preliminare: 1 febbraio 2020.