Notizie | 11 Novembre 2020

Dal summit internazionale sulla normazione di Riyad un invito all’azione

Accelerare la trasformazione digitale in tutti i settori dell’economia: dal summit di Riyad una nuova sfida alla normazione internazionale.

Riconoscere, sostenere e adottare standard internazionali per accelerare la trasformazione digitale in tutti i settori dell’economia e aiutare a superare le crisi globali: questo il forte invito dal summit internazionale di Riyad.

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Il 6 novembre scorso si è tenuto – in modalità virtuale data l’attuale emergenza sanitaria – l’International Standards Summit di Riyad, fortemente voluto ed organizzato dall’organismo di normazione dell’Arabia Saudita (Saso – Saudi Standards, Metrology and Quality Organization).

L’evento ha una sua rilevanza in primo luogo perché è in assoluto il primo vertice sul tema della standardizzazione tenuto nell’ambito delle attività collegate al G20 (ricordiamo che i membri del G20 rappresentano circa il 90% del PIL mondiale, l’80% del commercio mondiale e i due terzi della popolazione del Pianeta).
Il fatto di porre, in questo contesto, un deciso focus sul ruolo della normazione tecnica rappresenta già di per sé un risultato significativo. Ma il valore di questo summit risiede soprattutto nel deciso invito all’azione, rivolto a tutti coloro che decidono le politiche pubbliche e agli stessi organismi di normazione nazionali, per “riconoscere, sostenere e adottare standard internazionali per accelerare la trasformazione digitale in tutti i settori dell’economia e aiutare a superare le crisi globali, come il COVID-19, e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite“.

frase summit ryad2020 bis revL’importanza di questo obiettivo condiviso da tutti i partecipanti è stato riconosciuto e sottolineato con particolare enfasi dal Segretario Generale dell’ISO Sergio Mujica, secondo cui “questa consapevolezza comune innalza il livello di supporto agli standard internazionali e mostra il ruolo determinante che ogni paese può svolgere per affrontare le sfide comuni e rafforzare le sinergie tra tutti. Attendiamo con impazienza che la comunità internazionale risponda alla chiamata e riconosca, sostenga e adotti sempre più gli standard internazionali come strumento chiave per lo sviluppo economico e sociale“.

Come già anticipato, al dibattito è intervenuto anche Ruggero Lensi, a nome degli enti di normazione italiani UNI e CEI, ricordando la consonanza con i principi chiave riconosciuti dal nostro Paese per lo sviluppo globale: “crediamo che le tre ‘colonne’ scelte dal Governo Italiano per il G20 – Persone, Pianeta e Prosperità – siano al centro anche della strategia di ISO, IEC ed ITU. Con gli sforzi degli Enti di Normazione Nazionali di tutto il mondo, in particolare quelli dei Paesi del G20, possiamo fornire soluzioni tecniche ovunque per facilitare il commercio globale e arrivare a tutti i cittadini, attraverso un approccio di partenariato pubblico-privato ed una normazione basata sul consenso”.

Nel ribadire che l’Italia sostiene fortemente la “call to action” invocata in questo summit internazionale, Lensi ha anche voluto ricordare l’importante impegno che vedrà convolto il nostro Paese prendendo il testimone dall’attuale incontro di Riyad: “UNI e CEI saranno onorati di perseguire questa idea per il prossimo anno, nel 2021, sotto la Presidenza italiana”.