La Giornata Mondiale della Normazione, che si celebra il 14 ottobre, offre ogni volta l’occasione di riflettere sul ruolo degli standard nel costruire un mondo migliore.
Certo lo scenario può apparire molto vasto, e di fatto lo è. Come è noto non esiste infatti aspetto della nostra vita sul quale le norme non svolgano la loro parte (vd. il video “Una giornata NORMAle“).

Proprio per questo, ogni anno, il World Standards Day offre, accanto al titolo principale “Shared vision for a better world“, una declinazione specifica che richiama uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: un modo per ricordare come l’attività normativa non sia un mero fatto tecnico riservato a specialisti di settore, ma risponda in pieno ad esigenze di crescita e di sviluppo sociale.

L’idea alla base è che ogni SDG (Sustainable Develpopment Goal) rappresenta un urgente invito all’azione e raggiungere questi obiettivi richiede il nostro sforzo collettivo.
Per il 2024 l’attenzione è sull’Obiettivo 9: imprese, innovazione e infrastrutture. Il che significa affrontare questioni fondamentali come la costruzione di infrastrutture resilienti, la promozione di un’industrializzazione autenticamente inclusiva e sostenibile e la promozione dell’innovazione.

Il tema è senza dubbio tra i più pregnanti, tanto più in questo momento storico in cui tecnologie di enorme potenzialità come l’Intelligenza Artificiale si affacciano prepotentemente nella nostra società definendo spesso nuovi e imprevedibili scenari.
In questo contesto in rapida evoluzione va ricordato che gli standard rappresentano un valido strumento in grado da un lato di promuovere l’innovazione e dall’altro di governare il cambiamento fornendo punti di riferimento certi e condivisi. Non a caso è stato detto che le norme tecniche sono la spina dorsale del progresso: esse garantiscono interoperabilità, sicurezza e sostenibilità, definendo spesso il punto più avanzato dello stato dell’arte.

Per tornare quindi al tema centrale del World Standards Day di quest’anno, ricordiamo che le norme contribuiscono concretamente a progettare e costruire infrastrutture resilienti (in ambito nazionale è utile ricordare, ad esempio, i lavori della commissione UNI/CT 058 “Città, comunità ed infrastrutture sostenibili”), a garantire uno sviluppo industriale che tuteli l’ambiente (molteplici e trasversali sono i documenti normativi che affrontano questo tema) e a gestire processi innovativi.

Ovviamente l’attività di normazione è tanto più efficace quanto più è rappresentativa di tutti i portatori di interesse che la società è in grado di esprimere.
Per questo non ci stanchiamo di invitare a partecipare ai lavori di normazione e ad entrare a far parte del sistema UNI, che rappresenta l’Italia in Europa (ai tavoli CEN) e nel mondo (ai tavoli ISO).
Fino al 13 dicembre 2024 è in corso una promozione associativa che offre innumerevoli vantaggi. Scopri quali.

Il nostro invito è non solo un richiamo a scoprire l’utilità degli standard come volano di crescita economica – tanto per il proprio business quanto per la collettività – ma anche a riconoscerne l’alto valore sociale.