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UNI – Ente Italiano di Normazione – è l’Organismo Nazionale di Normazione comunicato dallo Stato Italiano alla Commissione Europea ai sensi del Regolamento UE n.1025/2012, attuato con il Decreto Legislativo n.223/2017.

UNI propone diverse formule associative: persona fisica, piccola impresa, grande impresa, ente pubblico, associazione, sindacato, ONG. Come raccomanda il Regolamento UE 1025/2012, UNI fa il massimo per coinvolgere nella normazione PMI e tutti i portatori di interessi “deboli”.

La Commissione Centrale Tecnica (CCT) è il massimo organo tecnico dell’Ente e coordina i lavori di normazione.

Gli Enti Federati, sulla base di una Convenzione di Federazione con UNI, svolgono attività di normazione ciascuna per il settore di propria competenza sul piano nazionale, europeo e internazionale.

I Regolamenti per lo svolgimento dell’attività di normazione da parte del sistema UNI.

Il rendiconto illustra gli impatti economici, ambientali e sociali delle nostre attività verso gli stakeholder, utilizzando come riferimenti gli standard GRI e i temi fondamentali della UNI EN ISO 26000 sulla responsabilità sociale che abbiamo assunto come modello di governance.

La Strategia aziendale di Economia circolare è un documento che intende declinare nelle varie attività di UNI – dalla gestione delle attività operative a quelle strategiche – i dati di circolarità della nostra organizzazione, attraverso un monitoraggio periodico

Il Bilancio dell’esercizio, redatto ai sensi della IV Direttiva CE (e la nota integrativa redatta ai sensi dell’articolo 2423 del Codice Civile) è relativo sia all’attività istituzionale di UNI sia all’attività commerciale.

Ai sensi del Dlgs 223/17 UNI ha ricevuto nel 2024 il contributo, spettante agli Organismi di Normazione, di Euro 2.597.550,34 al netto della ritenuta fiscale del 4%, erogato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il Modello Organizzativo 231 predispone un sistema organico di prevenzione e controllo, per mitigare il rischio di commettere reati; si aggancia al sistema di gestione e a quanto previsto dal modello di governance di UNI ispirato alla responsabilità sociale e allo sviluppo dell’integrità delle persone.

I Codici di comportamento stabiliscono le regole fondamentali di comportamento richieste ai fornitori e ai componenti degli Organi Tecnici UNI, in applicazione dei principi generali definiti nel Modello Organizzativo 231 di UNI.

Quanto indicato nei Codici viene integrato dalle specifiche disposizioni contenute nei documenti applicabili ai rapporti specifici, come ad esempio contratti, regolamenti e procedure.

La Carta Etica delle Persone di UNI è il nostro sistema di riferimento. Individua i principi e i valori organizzativi, descrive cosa significano per noi e come si concretizzano in UNI. È la nostra guida per fare bene le cose nell’operatività quotidiana.

La Carta Etica è parte dell’infrastruttura dell’integrità delle Persone di UNI.

La Carta Deontologica declina la parte regole dell’Infrastruttura dell’Integrità delle persone di UNI.

In questa nuova edizione, la Carta integra un approccio proattivo e di supporto: per ogni area di possibile violazione, esplicita comportamenti positivi da adottare. Non si tratta solo di regole da seguire, ma di suggerimenti concreti per tradurre nella pratica quotidiana i principi della nostra Carta Etica e per prevenire i comportamenti ritenuti non accettabili. Con queste regole sappiamo sempre come agire nelle situazioni riconducibili alle situazioni delineate nella Carta: a differenza della parte valoriale – Carta Etica – non potranno sorgere dilemmi o dubbi circa il comportamento da tenere quando la fattispecie è regolamentata.

Seguendo un percorso di coerenza tracciato da tempo, abbiamo deciso – in tema di diversità, inclusione e pari opportunità – di seguire le nostre stesse linee guida.
L’obiettivo è quello previsto dalla prassi UNI/PdR 125:2022: verificare lo stato dell’arte e colmare gli eventuali gap esistenti; confermare (con indicatori alla mano) di avere incorporato il paradigma della parità di genere; produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.

La nostra politica su Salute e Sicurezza sul Lavoro adotta come modello di governance la UNI EN ISO 26000.
Ciò significa agire rispettando regole giuridiche, deontologiche e principi etici.