Per UNI, contribuire a un mondo fatto bene significa anticipare le innovazioni tecnologiche, monitorarle da vicino e sostenerle attraverso lo sviluppo di norme che ne valorizzino il potenziale e ne favoriscano l’adozione sul mercato.

In questa direzione, la partecipazione a progetti di Ricerca e Innovazione finanziati dall’Unione Europea ci ha permesso di collaborare a iniziative strategiche in settori chiave per la twin transition come lo sviluppo di prodotti bio-based e del Digital Product Passport (DPP). Entrambi rappresentano pilastri fondamentali per sostenere e accelerare la transizione verso un sistema tecno-economico più sostenibile in cui la sfera digitale, integrata con il mondo fisico, garantirà la tracciabilità di risorse, componenti e prodotti nel segno della circolarità.

Un quadro normativo chiave in questo contesto è rappresentato dalla recente Eco-design for Sustainable Products Regulation (ESPR) [Reg. (UE) 2024/1781], che introduce requisiti di sostenibilità per un’ampia gamma di prodotti immessi sul mercato europeo. La normativa stabilisce che i prodotti debbano essere progettati per favorire la durabilità, la riparabilità e il riciclo, incoraggiando l’impiego di materiali bio-based e promuovendo l’adozione del Digital Product Passport come strumento per migliorare la trasparenza lungo il ciclo di vita dei prodotti.

Verso un’economia circolare grazie al settore bio-based

I prodotti bio-based sono materiali e manufatti realizzati, in tutto o in parte, con materie prime rinnovabili di origine biologica—sia vegetale che animale—anziché con risorse fossili e polimeri di sintesi da fonti non rinnovabili. Un aspetto chiave della loro circolarità è la capacità di trasformare sottoprodotti e scarti di lavorazione in nuove risorse, riducendo il consumo di materie prime vergini e ottimizzando i cicli produttivi. Residui agricoli, fibre naturali di scarto, biomasse residuali e persino rifiuti organici possono essere valorizzati per la produzione di bioplastiche, prodotti bio-chimici, materiali per l’edilizia e tessuti innovativi.

Tra i progetti che abbiamo seguito che trattano la tematica dei prodotti bio-based ricordiamo Star4bbs, BioReCer, Bioradar e United Circles.

Tracciabilità, sostenibilità e fiducia grazie ai DPP

Il Digital Product Passport (DPP) è una sorta di “identità digitale” di un prodotto che raccoglie e rende disponibili tutte le informazioni utili lungo il suo ciclo di vita, come la composizione, la sostenibilità, la riparabilità e la possibilità di riciclo. Questo strumento è fondamentale per migliorare la trasparenza lungo tutta la filiera produttiva, aiutando sia le aziende che i consumatori a fare scelte più consapevoli e responsabili.

Per garantire l’affidabilità e la sicurezza dei dati, il DPP utilizza in sinergia tecnologie come QR code, AI, Blockchain e Internet of Things (IoT). Queste tecnologie integrano il mondo digitale con quello fisico, garantendo dati aggiornati in tempo reale, proteggendo l’integrità delle informazioni e permettendo analisi predittive e pianificazione della manutenzione per ottimizzare la gestione del prodotto.

Tra i progetti che abbiamo seguito che trattano la tematica del DPP ricordiamo CircThread e Trick.

 

La digitalizzazione del settore bio-based grazie al progetto bi0space

Un esempio concreto dell’integrazione tra queste due innovazioni è il progetto bi0space, il primo progetto seguito da UNI che combina il settore bio-based con il Digital Product Passport. Al centro del progetto c’è bi0S, una piattaforma open-source pensata per favorire l’adozione di materiali bio-based, migliorandone la tracciabilità e la trasparenza attraverso l’uso di Digital Product Passport avanzati. Questi DPP saranno sviluppati in conformità a standard di interoperabilità e saranno integrati con un International Dataspace (IDS) per garantire uno scambio di informazioni sicuro, decentralizzato e verificabile lungo l’intera catena del valore.

Le soluzioni sviluppate in bi0space saranno testate in quattro settori strategici: carta e cartone, eco-parchi industriali, cosmetici di origine vegetale e prodotti chimici bio-based. L’obiettivo è dimostrare come la digitalizzazione possa favorire la diffusione di materiali bio-based come alternativa sostenibile alle risorse fossili, fornendo strumenti affidabili per verificare le loro prestazioni ambientali e supportarne l’integrazione nelle catene del valore europee.

Con progetti come bi0space, UNI dimostra che l’innovazione non è una questione meramente tecnologica. Infatti, l’integrazione dei prodotti bio-based con il Digital Product Passport non è solo un passo verso un’economia circolare, ma una visione concreta di come la digitalizzazione e la sostenibilità possano essere virtuosamente integrate, a beneficio dei consumatori, dei produttori e dell’ambiente.

In questo cammino, UNI continuerà a dare il suo fondamentale contributo, facilitando, attraverso la normazione, l’adozione di soluzioni che possano cambiare realmente il volto dell’industria europea, guidando la transizione verso un mondo più responsabile e interconnesso.

 

Questo progetto è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea con GA n. 101182453