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Si è tenuta in questi giorni a Milano, presso la sede dell'UNI, una riunione plenaria del CEN/TC 44 "Commercial refrigerated cabinets, catering refrigerating appliances and industrial refrigeration".
Il comitato CEN, che si occupa di macchine per la refrigerazione commerciale e professionale, ha un presidente italiano, Davide Zannese, a cui abbiamo chiesto quali sono le principali problematiche affrontate dal CEN/TC.
Doverosa innanzitutto una considerazione preliminare: il comitato CEN si articola in quattro WG, tutti a convenorship italiana. La conferma di un ruolo del nostro Paese di indubbia rilevanza in questo ambito.
"L'Italia nel settore della refrigerazione ricopre sicuramente un ruolo di leadership su scala europea - conferma Zannese - E ciò testimonia anche l'elevata professionalità degli operatori italiani che in questo campo possono portare il loro enorme contributo."
Le attività di normazione del comitato si articolano dunque attraverso diversi filoni che corrispondono ad altrettante tipologie di prodotto: "Commercial refrigerated display cabinets" (WG 1), "Service refrigerated cabinets and counters for use in comercial kitchens" (WG 2), "Professional ice cream machines" (WG 3), "Walk-in cold rooms" (WG 4).
"Gli attuali lavori del CEN/TC 44 sono rivolti a una serie di prodotti per la refrigerazione, dai banchi frigo alle macchine per il gelato, con il preciso scopo di elaborare delle norme tecniche per la valutazione delle loro peformance e per il consumo energetico", dichiara Zannese.
Sono entrambi aspetti di grande rilevanza, sotto molti punti di vista.
"Le performance si calcolano sostanzialmente con la capacità delle apparecchiature refrigeranti di mantenere le temperature. Questa capacità ha riflessi evidenti sul food-safety, cioè sulla sicurezza alimentare. Non c'è bisogno di sottolineare quanto la conservazione dei cibi sia un fattore di cruciale importanza, determinante per la salute del cittadino/consumatore."
Per quanto concerne il consumo energetico, questo aspetto è ugualmente al centro delle attenzioni dell'Europa, che a questo proposito ha sviluppato precise strategie: "il consumo e il risparmio energetico sono da tempo ai primi posti nell'Agenda degli interventi comunitari da attuare, in particolare di quelli legislativi. Le apparecchiature refrigeranti, oggetto dei nostri lavori, non possono ad esempio prescindere dal riferimento diretto alla Direttiva 2009/125/CE, la cosiddetta Direttiva Ecodesign."
Il mandato M/495 della Commissione europea, del 27 luglio 2011, dà proprio al CEN/TC 44 il compito di sviluppare apposite norme tecniche sulle apparecchiature refrigeranti commerciali e industriali.
Ma l'attenzione per gli aspetti di consumo energetico delle macchine non nasce solo da una imposizione legislativa.
"E' una vera esigenza di mercato" - spiega Zannese - "e i costi energetici impongono scelte che coinvolgono tanto i produttori quanto i consumatori."
Il comitato CEN lavora quindi in questa direzione, forte del fatto che nel campo delle apparecchiature e dei prodotti per la refrigerazione commerciale e professionale l'Europa rappresenta quasi il 40% del mercato mondiale.
Più che mai, qualità fa dunque rima con sostenibilità.